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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Promemoria per migliorare la propria autostima..

  PER POTENZIARE LA FIDUCIA IN SE STESSI Riconosci, elenca e comprendi le tue paure e preoccupazioni (scrivile); Evita situazioni inutili e persone negative (vampiri energetici o scaricatori di negatività); Trasforma i pensieri tossici automatici negativi in realistici o positivi; Gestisci le emozioni autodistruttive aiutandoti anche col giusto modo di pensare del punto precedente; Cura l’immagine di Te stesso (no alla sciatteria e alla trascuratezza, cura l’igiene, migliora l’aspetto, vestiti bene anche in casa, ecc.); Fai la giusta attività fisica; Aiuta, sii generoso e disponibile;     Sorridi spesso; Parla lentamente e non troppo; Dì NO quando è necessario, se non ci riesci, chiediti come mai; Fai scelte in autonomia quando necessario, se non ci riesci, chiediti come mai; Fissa quasi quotidianamente piccoli obiettivi e successi facilmente raggiungibili, piccoli passi da fare (individua ed elenca quali possono essere, scrivili); Fidati di se stesso nonostante i normali errori, sono

Alcuni Modi per Amarsi di Più

  AMARE SE STESSI  Amarsi è fondamentale per avere successo nella vita: nelle relazioni, nel lavoro, negli affari 1. NON CRITICARTI! Non farlo MAI, per nessun motivo. La critica NON è mai costruttiva, non migliorerai di certo ripetendoti di essere ‘stupido’, ‘sciocco’, ‘incapace’. Ricorda che l’inconscio non è in grado di discernere l’ironia dalla verità, e soprattutto non è capaci di mettere fine a quanto tu gli hai già comunicato più volte. Immagina la tua mente come un computer nel quale immetti informazioni, quando lo apri cosa vi trovi? Esattamente quello che vi hai messo. Comincia a pensare a te in termini di APPROVAZIONE. Ricorda che ogni giorno fa la differenza: puoi cambiare in qualunque momento, la responsabilità è tua e per farlo occorre che tu smetta immediatamente di criticarti. Sostituisci perciò la critica con l’approvazione. Trova tutte le occasioni possibili ad ogni azione che fai per ripeterti: «Bravo! Ce l’hai fatta!» – «Fantastico, sei proprio in gamba!» – «Ehi, ma

Psicologo in Farmacia e ParaFarmacia

  Psicologo in Farmacia e ParaFarmacia Il progetto “Psicologo in Farmacia/ParaFarmacia” si configura come progetto di prossimità il cui scopo è offrire un servizio psicologico facilmente fruibile e accessibile ai clienti della farmacia e non solo. Le Farmacie e Parafarmacie, infatti, sono un punto di riferimento per la comunità, una sorta di grande orecchio in ascolto costante e vigile rispetto al disagio sia medico che psicologico dei cittadini. Attraverso tale servizio, quindi, si intende valorizzare tale peculiarità, avvicinandosi alla persona e creando uno spazio di consulenza interno alla farmacia rivolto a chi soffre di un disagio o si trova in un momento delicato e difficile della propria vita, non sentendosi tuttavia pronto ad intraprendere percorsi maggiormente impegnativi (come una psicoterapia), anche da un punto di vista economico (il servizio garantisce infatti, per un massimo di tre incontri, un risparmio al cliente di circa un terzo sulle tariffe abituali). PERCHE’? Per

Disturbo d'Ansia

  Quando il disagio diventa clinicamente rilevante e si struttura il disturbo d’ansia Stando alle indicazioni fornite nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM–5; American Psychiatric Association, 2013), i  disturbi ansiosi  differiscono dalla normale paura o  ansia  evolutive perché  l’ansia  risulta in questi casi eccessiva o persistente rispetto allo stadio di sviluppo. Molti disturbi d’ansia si sviluppano in età infantile e tendono a persistere quando non curati.  La maggior parte è più comunemente diffusa nella popolazione femminile, con un rapporto di 2:1 rispetto a quella maschile. E’ inoltre bene sottolineare che, secondo i criteri del DSM-5, ogni  disturbo d’ansia  è diagnosticato solo quando i sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza/farmaco o a un’altra condizione medica, oppure non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale. Riportiamo in un breve elenco i  disturbi d’ansia  categorizzati dal DSM-5: Disturbo  d’ansia

Sintomi psicosomatici dell'Ansia

  I sintomi cardiorespiratori dell’ansia: tra palpitazioni, dolore toracico e mancanza di respiro Le palpitazioni sono spesso il sintomo che allarma di più la persona ansiosa , non è un caso che la persona in preda agli  attacchi di ansia  si rivolga a volte al proprio medico o al pronto soccorso. Le palpitazioni assumono anche il nome di cardiopalmo, e indicano la percezione consapevole dei propri battiti cardiaci, spesso avvertiti sul precordio (parte del torace anteriore allo sterno), alla gola o al collo. Le palpitazioni possono dare l’impressione di un’anomalia a carico del cuore; spesso, però, questa manifestazione è transitoria. La sensazione di fiato corto o mancanza di respiro è molto frequente nei  disturbi d’ansia  ed è dovuta alla protratta e ripetuta respirazione toracica (pettorale). Il corpo infatti risponde allo stress aumentando la respirazione toracica a discapito di quella addominale. Ciò porta però all’affaticamento dei muscoli intercostali che, sforzandosi, hanno s

Sintomi dell'Ansia..

  Ansia sintomi cognitivi I  sintomi cognitivi dell’ansia  sono: senso di vuoto mentale sensazione crescente di allarme e pericolo insorgenza di immagini, ricordi e/o pensieri negativi adozione di comportamenti protettivi cognitivi sensazione di essere osservati e/o di essere al centro dell’attenzione altrui. Ansia sintomi comportamentali Gli  attacchi di ansia  sono caratterizzati anche da  sintomi comportamentali , tra i più frequenti troviamo l’evitamento, ovvero il tenersi lontani da tutte quelle situazioni che possono provocare  ansia.  Ciò ha un impatto negativo soprattutto quando l’evitamento riguarda situazioni utili all’individuo (ad es. prendere i mezzi pubblici, parlare in pubblico, sostenere un esame, ecc.). Alle volte, tali limitazioni vengono ovviate tramite il ricorso a un accompagnatore o ad altri tipi di comportamenti protettivi tipo assumere ansiolitici al bisogno. In alcuni casi la  persona ansiosa  può adottare comportamenti passivi e di sottomissione. Ansia sintomi

Come gestire l’ansia: cosa puoi fare e non fare

  Ecco di seguito alcuni suggerimenti su  come  aiutare un amico o un familiare che soffre di disturbi d’ansia a  gestire l’ansia . Si deve sempre tenere a mente che ogni persona è diversa e che quindi ha esigenze diverse. Ci sono persone che hanno voglia di parlare delle proprie ansie, ci sono altre che invece non vogliono, magari perché si vergognano. Quindi in questo caso sarebbe difficile capire cosa devi o non devi fare. Per questo è sempre fondamentale aspettare l’altro, capire qual è la situazione che lo mette il meno possibile a disagio. Come gestire l’ansia: cosa fare 1 Fate in modo che la persona alla quale volete essere d’aiuto sappia che con voi può parlare ogni volta che vorrà, in modo aperto e sincero senza alcun timore del giudizio.  È molto importante che sappia che tu sei lì ,  che non vuoi né giudicarla ,  né cambiare il suo pensiero . Fate passare il messaggio che la situazione che sta vivendo, non cambierà il vostro affetto nei loro confronti. Come gestire l’ansia:
  La vita è bella, perché ogni giorno ricomincia. E ciascuno ha i suoi colori, la sua musica, i suoi profumi. Le sue opportunità. Ogni giorno ricomincia e ci offre la possibilità di iniziare ad essere noi stessi.  (Agostino Degas)

Doc Approccio Integrato

per Appuntamento Tel 3278259566  

Amare se stessi

  La solitudine è destinata ad essere un periodo di sublime riverenza di sé. La vostra vita e la vostra esperienza su questo pianeta sono una vostra creazione, il vostro arazzo vivente, intessuto nella vostra fede individuale. Nella solitudine, l’anima è portata all’auto-analisi, e viene data la possibilità di immergersi profondamente nelle profonde acque che scorrono dentro di voi, per nuotare nell’oceano del SE’, e così facendo riscoprire l’amore dentro di sé, per apprendere quale brillante scintilla di Dio voi siate veramente. Le relazioni sono un modo per riflettere l’influenza del vostro sistema di credenze e darvi un feedback su ciò che, per dirla semplicemente, funziona o non funziona. Il distacco richiede che l’individuo esplori se stesso, per riscoprire l’orizzonte interiore e questo facilita e rende necessaria la sovranità. La Sovranità è la predominanza della Maestria. Una relazione di due umani sovrani non dipendenti ha maggiore equilibrio, maggiore creatività, e maggiore l

Alcuni modi pratici per Amare se stessi

  Alcuni modi pratici per Amare se stessi Ecco alcuni modi per cominciare ad Amare se stessi efficacemente: 1)  Coccoliamoci Ripartiamo dall’ABC: Abbracci . Baci . Coccole dal Web Pensiamo all’ultima storia d’amore che abbiamo vissuto o alla prima se ci viene più semplice. Specialmente all’inizio sicuramente dedicavamo molto tempo l’uno all’altra e con il tempo dedicavamo  attenzione, affetto, pensieri  ecc… Ecco cerchiamo di avere  lo stesso atteggiamento verso noi stessi . Amare se stessi vuol dire: riservare a noi stessi le attenzioni e i pensieri e le premure che riserviamo o riservavamo a chi amiamo o abbiamo amato. Quindi  facciamo le cose che ci fanno stare bene . Compriamoci qualcosa di carino. Togliamoci dei capricci. Passiamo del tempo  soli con noi stessi a prenderci cura di noi. 2)  Impariamo a bastarci Quando sei contento di essere semplicemente te stesso e non fai confronti e non competi, tutti ti rispetteranno Lao Tzu Questa è la cosa fondamentale: imparare a stare bene