Può capitare che in periodi di stress e di cambiamenti si possa esprimere il proprio disagio attraverso il corpo, ma se questo diventa una modalità abituale di reagire alle difficoltà o ad alcune situazioni quotidiane, la qualità della vita potrebbe ridursi notevolmente.
Molto spesso le persone che hanno disturbi d'ansia riportano anche disturbi a carico dell'apparato digerente: gonfiore addominale, mal di pancia, stipsi, dissenteria, chiusura dello stomaco e mancanza di appetito, difficoltà a tollerare il senso di fame, dispepsia, nausea e vomito.
Da diverse ricerche scientifiche di Michael D. Gershon1 della Columbia University di New York, è emerso che il cervello e l'intestino sono due organi strettamente connessi tra loro, vengono infatti definiti rispettivamente grande cervello (big brain) e piccolo cervello (little brain), come se fossero due modi diversi che il nostro corpo ha di prendere delle decisioni: quasi ad avvalorare modi di dire popolari "fare una scelta di pancia" o anche il detto "avere le farfalle nello stomaco". Il cervello funge da sede per le scelte razionali, mentre l'intestino per quelle più inconsapevoli ed emotive.
Inoltre, sembra che l'intestino contenga milioni di cellule e fibre neuronali che costituiscono un vero e proprio sistema nervoso autonomo in grado d'integrare ed elaborare stimoli esterni e interni ricevuti dal corpo, interagendo con il sistema nervoso centrale attraverso uno scambio di informazioni mediato dal sistema psiconeuroimmunoendocrino (rilascio di ormoni, nervo vago, sistema immunitario). Questo significa che i due cervelli si influenzano reciprocamente, determinando il nostro stato di benessere psico-fisico.
Questi due sistemi nervosi interagiscono tra loro anche attraverso il sistema simpatico e parasimpatico. Il simpatico è quello che si attiva durante il pericolo, è quello che gli inglesi definiscono "fight or flight" (combatti o scappa), mentre il sistema parasimpatico serve quando siamo in uno stato di rilassamento e l'apparato digerente deve svolgere le sue funzioni. Quindi se siamo tranquilli l'apparato digerente funziona bene, mentre se siamo di fronte ad un potenziale pericolo, reale o presunto, possiamo incorrere in uno stato d'ansia: si blocca lo stomaco, l'intestino si strizza e da questo possono derivare fenomeni di stipsi o dissenteria; fenomeni che sembrano in contrasto tra loro, ma che sono caratteristici di in una situazione di presunta minaccia: lo stomaco si paralizza prima ancora che il cuore si agiti.
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