Per capire se si è in una relazione tossica è possibile fare riferimento ad alcuni segnali specifici.
- Violenza fisica. Il primo indiscutibile segnale di una relazione tossica è l’abuso fisico. Botte, calci, pugni, schiaffi, sono comportamenti inaccettabili. Quando si verificano, è bene uscire prima possibile dalla relazione, cercando aiuto. Nessun tipo di amore include la violenza (e attenzione al rischio di scambiarla per “passione”).
- Violenza verbale e manipolazione. Più sottile di quella fisica ma ugualmente dolorosa. Spesso la rabbia si manifesta sotto forma di svalutazioni, sarcasmo, offese. Il partner (o l’amico/a) diventa una sorta di bullo, che gioca sui punti deboli dell’altro e cerca di indurre nella vittima un continuo senso di colpa.
- Litigiosità. Nelle relazioni tossiche il confronto dialettico sano sfocia quasi sempre in un conflitto acido. Non ci si ascolta, l’unico scopo di ogni discussione diventa “smontare” l’altro. Non c’è interesse a incontrarsi in un terreno comune in cui trovare maggiore serenità, si cerca solo di ferire l’altro.
- Repentini cambiamenti di “ruolo”. In una relazione tossica è tipico avventurarsi continuamente sui lati del triangolo drammatico, cioè di scambiarsi ripetutamente i ruoli di Vittima, Salvatore e Persecutore. Si ha cioè la sensazione di infilarsi in conflitti sempre uguali, caratterizzati dalle stesse dinamiche e dalle stesse sgradevoli sensazioni. Un esempio: un partner (Salvatore) si prende cura dell’altro apparentemente bisognoso (Vittima), ma questi si ribella o se ne approfitta, diventando così Persecutore e relegando il primo nel ruolo di Vittima. Si tratta in generale di giochi ripetitivi, in cui si perde sempre e non capita mai di “salire di livello” (cioè di crescere come coppia).
- Bassa energia e fatica. Le relazioni tossiche comportano un grande investimento in termini di energia mentale. Si pensa di continuo alla relazione e a come comportarsi, continuando a rimuginare e preoccupandosi molto per sé e per le reazioni dell’altro. Si perde serenità e i continui conflitti e le discussioni esasperanti portano a sentirsi affaticati e scoraggiati.
- Ansia. Quando si deve incontrare l’altra persona, si sente montare l’ansia: il battito cardiaco accelera, si inizia a sudare e la respirazione è alterata. Le persone tossiche sono molto brave a creare pretesti per litigare e sono molto abili a individuare e colpire i punti deboli dei loro avversari. Avere a che fare con loro è quindi comprensibilmente fonte di ansia.
- Bassa autostima. È la conseguenza della svalutazione continua e delle difficoltà che ci si trova ad affrontare ogni giorno nella relazione, che risucchia energie, serenità e benessere. Il carnefice inoltre impedisce alla vittima di crescere e di essere autonoma.
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