
1.
Ogni immagine racconta qualcosa, da qualcosa di banale all'argomento più profondo, in modo più o meno esplicito o/e più o meno riuscito. Una persona che si sofferma e analizza la foto dovrebbe riuscire a capire il significato e da qui ti direi che la didascalia (a parte alcune informazioni aggiuntive come curiosità, dati di scatto, la situazione/contesto in cui è stata scattata, dove è stata scattata, ecc) non servono (come puro messaggio che si voleva dare)
....ma....
Internet, social media, forum..... la vita contemporanea è sempre più veloce, non si sofferma davanti a niente. Deve essere fatto il più possibile nel minor tempo possibile. Quanto tempo ci soffermiamo su una foto: 10 secondi? credo che la media di juzaphoto sia ancora più bassa....
Quanto ci serve per "leggere" al meglio una foto? 1 min? 10 min ? 20 min?
2.
Saper dire "perché si ha scattato una data foto" ci può rendere più autocritici. Riusciamo a capire quindi quali sono i difetti e i pregi, se ci piace o meno, ecc.
Se non sappiamo scrivere perché l'abbiamo scattata è perché non sapevamo anche noi quale era il motivo, e questo è quello che distingue, a mio modo di vedere, un fotografo fortunato da un fotografo bravo.
3.
La didascalia fa parte della presentazione della foto o di un progetto fotografico, deve essere quindi curata come la foto (o il progetto) stessa. La didascalia varia anche al tipo di pubblico a cui è indirizzata (forum di fotografia, mostra, da un critico d'arte, per la famiglia, album dei ricordi....) e in certi casi bisogna decidere se pubblicarla o no.
(Tratto dal web)
Commenti
Posta un commento