Psicologia e Fotografia...
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Qui brevemente cerchiamo di definire la loro relazione.
Entrambe sono tecniche esercitate e perfezionate dall’uomo. Lo psicologo entra in contatto con l’essere umano per indagare processi diversi o per intervenire su di essi, il fotografo per catturarne l’immagine.
Naturalmente il fotografo non sempre cattura l’immagine di esseri umani, ma non smette di restare a contatto con la sua parte interiore; lo stesso succede allo psicologo, anche se ad altri livelli. In psicologia e in fotografia si verifica una trasmissione:
- Si generano, si trasportano e si ispirano emozioni. Lo psicologo lo fa, in genere, attraverso la parola e il fotografo attraverso l’immagine.
- Sono presenti rappresentazioni mentali. Possono essere simboli o immagini che sorgono dal lavoro delle due professioni.
- È presente il mondo cognitivo in entrambe le professioni, anche se il pensiero nasce da processi distinti.
- Esistono diversi livelli di comunicazione. Ricordo che ogni mestiere comprende un linguaggio non verbale: si comunica con il corpo. Il fotografo non parla solo attraverso le immagini, ma anche attraverso il corpo e durante tutto il processo di cattura delle immagini.
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