APPROCCIO PSICOLOGICO
In pedodonzia la prevenzione primaria è rappresentata dall’approccio psicologico. Entrare in empatia con il piccolo paziente è il primo passo verso la ricerca della collaborazione e quindi verso il successo delle terapie. Per motivare il piccolo paziente e renderlo collaborante sono necessari tempo, esperienza e sensibilità da parte dell’operatore e dell’assistente. La comunicazione è alla base della motivazione, ma comunicazione non vuol dire solo informazione, ma interazione con il paziente con lo scopo di attivare un comportamento predisponente alle cure. Questo si ottiene anche attraverso la comunicazione non verbale (voce, sorriso, gestualità) e il metodo tell-show-do, cioè mostrare al paziente gli strumenti che verranno utilizzati e in che modo, per far acquisire una maggior confidenza con l’ambiente. Per ottenere la completa fiducia da parte del piccolo paziente, è importante anche la comunicazione con i genitori, in quanto molto spesso è l’educazione alla salute orale e alla figura del dentista che il bambino riceve che ne condizionano l’atteggiamento.
E’ utile quindi rassicurare prima i genitori con l’invio di una lettera per spiegare gli obiettivi della prima visita e se i genitori lo ritengano opportuno avere un colloquio preliminare in assenza del bambino. La prima visita dovrebbe avvenire già intorno ai 3 anni e possibilmente senza che il bambino abbia già problemi che siano fonte di dolore e quindi di trauma psicologico.
E’ importante anche l’ambiente in cui il bambino viene accolto, che sia ricco di colori e con spazi dedicati in modo che il piccolo paziente si possa sentire a suo agio. Libri, giochi e la possibilità si disegnare faranno trascorrere il periodo di attesa in modo rilassante.
Commenti
Posta un commento