Passa ai contenuti principali

Sensibilità... croce o delizia?

 

COME GESTIRE LA PROPRIA EMOTIVITÀ/SENSIBILITA'?



Avere una spiccata sensibilità può essere considerato un dono. Tuttavia, è consigliabile in questi casi mettere in atto delle strategie per esaltarne le qualità e le potenzialità, in modo da apportare un valore alla società e gestire il proprio mondo interiore con fiducia in sé stessi.

Ecco alcuni consigli.

In primis, è opportuno conoscere sé stessi, con un processo di auto-osservazione, che può essere facilitato da un diario. Bisogna accettare di essere destinati a provare emozioni intensamente e a volte violentemente e di decifrare dettagliatamente migliaia di informazioni.

In amicizia, in amore e al lavoro, bisogna essere selettivi, sapere dire di no senza sensi di colpa e avere il coraggio di tagliare fuori le persone e le situazioni che hanno un’influenza negativa e contenere i propri pensieri.

Nelle relazioni bisogna trovare l’equilibrio tra dare e ricevere, senza annullarsi, senza pretendere dall’altro, e proteggendosi dai conflitti, selezionando con cura gli argomenti che meritano essere discussi.

Nei contesti lavorativi è bene non confrontarsi di continuo con i colleghi, né farsi inibire da chi ha più potere. In ambienti del genere si consiglia di non usare le proprie energie cercando di farsi comprendere dagli altri, di non avere pregiudizi sui possibili ruoli da ricoprire e di non prendere sul personale le cose che accadono per via di dinamiche lavorative.

La sensibilità non va usata come un alibi per sentirsi vittime e rinunciare ad affrontare determinate situazioni. Nel tempo libero i passatempi creativi sono un toccasana, così come gli sport non competitivi e le attività all’area aperta.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Bianco e Nero in fotografia e l'interpretazione Psicologica di questi colori

Nell’ombra c’è il nostro mondo sconosciuto, nella luce quello conosciuto.  E l’unione tra i due dà vita a una danza di luci irresistibile per qualsiasi animo  pronto a cogliere la bellezza della vita.  Gli effetti delle foto in bianco e nero emozionali sono dirompenti. Il bianco e nero ci porta alla connessione con ciò che sta accadendo  realmente nella foto.  Perché è molto diretto. È fatto di gradazioni di luminosità.  Il bianco e nero non ha vie di mezzo.  Ti mostra la vera natura di ciò che è rappresentato. Se la fotografia c’è, se il soggetto ha un’emozione reale da comunicare,  allora le fotografie in bianco e nero esprimono quel sentimento.  Ti connettono emotivamente.  Sono foto in bianco e nero di emozioni.  Le ombre ci attirano, perché ci trascinano fino a portarci in connessione  con l’inconscio. Con la parte più oscura di noi.  La più misteriosa.  Ma anche la più vera, in fondo.  Le luci, invece, ci s...

Il significato delle Emozioni di una Fotografia

Dal lontano 19 Agosto 1839, giorno della nascita della Fotografia, ne è passata di acqua sotto i ponti e tanti scatti sono stati fatti.  Ma la Fotografia è in continua evoluzione. La fotografia si può considerare un mondo a parte, un mondo che racchiude davvero una sfaccettatura incredibile di aspetti. Ora più che mai sappiamo che le fotografie hanno il potere di emozionare, di comunicare un messaggio e di lasciare un’impronta indelebile nella nostra memoria. Catturare un momento, un’emozione, un paesaggio o un’esperienza tramite una fotografia è un’arte che richiede talento, ma anche sensibilità ed empatia. Le immagini hanno il potere di farci ridere, piangere, riflettere e ci fanno sentire parte di qualcosa di più grande di noi stessi. In queste poche righe, esploreremo il   significato dell’emozione di una fotografia , cosa comunica e il potere che hanno le immagini.  C'è una moltitudine di cose che può far emozionare in una fotografia. Potrebbe essere il sorriso di un...

OdontoFobia e l'Aiuto Psicologico

L’ansia nei confronti del dentista – Odontofobia – e’ una paura piuttosto comune.  Ma in alcune persone è però così forte che esse trovano come unica via d’uscita quella di non andare nello studio dentistico, con conseguenze spiacevoli per la loro salute orale. Si ritiene essenziale andare a sconfiggere l’ansia sottostante e non tanto la paura che ne consegue; dei passi utili possono comunque essere fatti andando a creare le condizioni adatte ad una buona alleanza terapeutica paziente-medico odontoiatra. Per fare ciò è importante riuscire a capire cosa cerca il paziente e cosa teme: in questo modo sarà possibile rispettare i suoi tempi, risolvere dubbi, abbassare il livello d’ansia. Il paziente è unico ed è considerato come persona e non come “bocca” da curare, ecco perché le soluzioni verranno ideate in base a chi ci si trova di fronte di volta in volta. Lo Psicologo ha lo scopo di ascoltare il paziente e di scoprire con lui ciò che lo disturba e spaventa per poi, a seconda delle ...