Secondo gli autori, la facilitazione del processo del cambiamento può essere considerata la competenza di base della psicoterapia. Goldfried (1980) ha individuato cinque fattori comuni che rappresentano cinque processi specifici del cambiamento:
- promuovere un'aspettativa di utilità del percorso terapeutico;
- stabilire un'alleanza terapeutica ottimale;
- facilitare la consapevolezza del cliente;
- fornire esperienze correttive;
- promuovere una continua prova di realtà.
Questi processi possono essere promossi in modi diversi e con diversa efficacia dai differenti orientamenti. Ogni approccio, generalmente, è più centrato su alcuni processi e meno su altri. Ad esempio le tecniche rogersiane possono stimolare una solida alleanza (Castonguay & Beutler, 2006), mentre l'uso degli homework, tipico della terapia comportamentale ma estraneo alla terapia rogersiana, può fornire un'esperienza correttiva (Nelson, Castonguay, & Barwick, 2007). Inoltre, la ricerca clinica dimostra che possono esserci delle tecniche funzionali per una data coppia paziente-terapeuta, ma inefficaci per un'altra.
Secondo gli autori, quindi, la competenza principale del terapeuta ad approccio integrato riguarda la comprensione del cambiamento all'interno e all'esterno della propria cornice di riferimento primaria, unita alla conoscenza di un vasto repertorio clinico.
Un terapeuta ad approccio integrato competente è consapevole del processo di cambiamento che sta facilitando e delle caratteristiche del cliente che influenzano la scelta delle tecniche da utilizzare. Ad esempio, un cliente con un alto livello di reattanza potrebbe non trarre beneficio da una tecnica cognitiva come il dialogo socratico, ma potrebbe rispondere bene ad una tecnica umanistica come la riflessione empatica (Beutler et al., 1991). È importante, quindi, che il professionista sappia riconoscere questi aspetti e sia aggiornato e informato sulle evidenze empiriche riscontrate dalla ricerca, in modo da adattare le tecniche e le modalità terapeutiche al cliente con cui è in relazione.
Anche la capacità di stabilire una buona alleanza terapeutica è un elemento essenziale per un terapeuta ad approccio integrato, vista l'importanza riconosciuta a questo fattore dai vari orientamenti teorici e dalla ricerca scientifica. Secondo gli autori l'alleanza non va semplicemente promossa, ma anche costantemente valutata. Un terapeuta deve saper riconoscere e fronteggiare le inevitabili rotture della relazione utilizzando i contributi sul tema apportati dai diversi approcci.
Infine, secondo gli autori, è importante che un terapeuta ad approccio integrato sappia formulare una diagnosi, concettualizzare il caso clinico e pianificare il trattamento all'interno di un approccio multidimensionale. L'attenzione del terapeuta non deve fermarsi al sintomo, ma a tutto ciò che può essere utile per una buona riuscita del trattamento.
(fonte web Aspic)
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