Il primo punto è che le emozioni vanno sentite, vanno provate. Questo potrà sembrarvi scontato ma vi garantisco che tanti di noi fanno esattamente il contrario.
Tanti di noi vorrebbero non provare le emozioni, tanti di noi cercano di far finta di nulla cercano di nascondere le proprie emozioni, tanti di noi cercano di combatterle di debellarle, tanti di noi le criticano.
Ebbene questa non è gestione delle emozioni questo è l’esatto contrario. Quindi quando noi ci mettiamo in questa posizione possiamo solo crearci tante difficoltà.
Infatti tutte le difficoltà che riscontriamo nell’ambito delle emozioni ce le abbiamo proprio per questi motivi. Quando combattiamo le emozioni, non le vogliamo, le nascondiamo, le critichiamo, insomma facciamo qualcosa che non dovremmo fare noi finiamo appunto per entrare in un contesto nel quale possiamo solo avere ulteriori difficoltà.
Possiamo faticare ancora di più nella gestione delle emozioni. Quindi è molto importante sentire. Sentire significa innanzitutto non spaventarsi quando proviamo delle emozioni, significa fare spazio a quell’emozione all’interno del nostro corpo.
Significa lasciarla espandere, significa lasciarla estendere in modo tale che quell’ emozione possa trasmetterci l’informazione che vuole darci e quindi possa fare ciò che deve fare per poi poter rientrare.
Il secondo punto anch’esso molto importante è che dopo aver lasciato essere un emozione, quindi dopo averla sentita noi dobbiamo darle un nome.
Dare un nome è importante in quanto ci consente di capire bene cosa stiamo provando, cosa ci sta accadendo.
Quindi cerchiamo sempre di darle un nome specifico e poi cominciamo anche a chiederci:
- cosa sto vivendo?
- cosa sta accadendo? o cosa sto pensando?
- come mai insomma mi sento così perché provo questa emozione?
- cosa accade nella mia vita ora o cosa accaduto poco prima?
- cosa dovrà accadere?
In quanto le emozioni sono legate al presente, al passato e anche al futuro.
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