Il trattamento per gli attacchi e i disturbi di panico
è di norma molto efficace e l’obiettivo è quello di eliminare tutti i sintomi legati agli episodi.
Il primo passo, indispensabile, è esporre i sintomi al proprio medico, che esaminerà il paziente e ne ricostruirà l’anamnesi, per avere la certezza che non ci siano problemi fisici all’origine dei sintomi. Potrà quindi essere indicato il ricorso a uno specialista di salute mentale, ossia uno psichiatra o uno psicologo
Il disturbo di panico in genere viene trattato con psicoterapia, farmaci, o una combinazione di entrambi gli approcci, ma si noti che il percorso di risoluzione non è sempre necessariamente lungo e sofferto, perché non tutti i “trattamenti” prevedono o richiedono tempistiche dilatate nel tempo.
I sintomi sono tanto innocui quanto spaventosi per chi li prova, scatenando la paura di un attacco cardiaco o addirittura il terrore di morire.
La maggior parte degli episodi dura da pochi minuti a mezz’ora, ma anche un tempo relativamente breve può sembrare infinito per il paziente che ne viene colpito.
L’aspetto più importante quando si vive un’esperienza di panico è sforzarsi di ripetere a sè stessi che i sintomi che si stanno provano non sono pericolosi e sono invece causati solo e soltanto da ansia; è molto importante non lasciarsi controllare dalla paura e rimanere focalizzati sulla razionalità e sulla lucidità di pensiero.
Molti specialisti consigliano di affrontare la paura, accettarla, per scoprire e toccare con mano che non accadrà nulla di terribile.
Utile in questi casi avere accanto una persona di fiducia, così come applicare tecniche di rilassamento (yoga, training autogeno, …) che prevedano anche un’adeguata tecnica respiratoria; ricordiamo infatti che favorire l’aumento della frequenza respiratoria può causare iperventilazione e aumento dell’ossigenazione del sangue, con conseguente peggioramento dei sintomi, meglio invece sforzarsi di rallentare la respirazione.
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