Chi di noi non ha attraversato periodi della nostra vita afflitti da forti mal di testa. Quel mal di testa che non ha un’origine organica, quel forte mal di testa che viene dal nulla e spesso nel nulla svanisce
In questo caso parliamo della Cefalea Tensiva che è la forma più diffusa di mal di testa. Affligge fino al 75% della popolazione, con una prevalenza maggiore nel sesso femminile. Compare nel periodo adolescenziale, intorno ai 15 anni e, in genere, si protrae per tutta la vita. Le cause della cefalea tensiva non sono del tutto note. Sembra comunque che questa forma di mal di testa sia legata a disturbi di tipo psicologico, quali ansia, stress e tensione, che inducono una contrazione continua localizzata dei muscoli del capo e del collo.
I sintomi principali della cefalea tensiva sono:
- Dolore oppressivo, spesso definito come “cerchio alla testa” di intensità variabile, non pulsante;
- Dolore bilaterale;
- Dolore che si aggrava esercitando pressione sui muscoli tesi;
- Dolore non aggravato dall’attività fisica;
- Raramente è presente nausea, mai vomito;
- Raramente sono presenti fotofobia o fonofobia (mai entrambe).
- Dolore oppressivo, spesso definito come “cerchio alla testa” di intensità variabile, non pulsante;
- Dolore bilaterale;
- Dolore che si aggrava esercitando pressione sui muscoli tesi;
- Dolore non aggravato dall’attività fisica;
- Raramente è presente nausea, mai vomito;
- Raramente sono presenti fotofobia o fonofobia (mai entrambe).
La cefalea tensiva è spesso associata a stati depressivi o ansiosi. Perciò sembra evidente che adottando uno stile di vita sano e rispettando alcune norme di comportamento è possibile prevenire gli attacchi di cefalea tensiva, o per lo meno diminuirne la frequenza. Innanzitutto, si deve fare attenzione alla postura: spesso sono proprio le posizioni scorrette mantenute per lunghi periodi di tempo a provocare contratture muscolari che scatenano l’attacco di cefalea. È bene anche cercare di evitare eccessivi sforzi fisici o di esporsi a luci forti e abbaglianti. Anche l’affaticamento degli occhi può essere una causa scatenante del mal di testa, come l’esposizione protratta a forti rumori.
Di fondamentale importanza è poi il riposo, soprattutto se gli attacchi si presentano con più frequenza dopo un’attività fisica faticosa. Dormire troppo o troppo poco rispetto alle proprie esigenze è un fattore che altera l’equilibrio generale dell’organismo e che può quindi facilitare l’insorgenza di cefalea.
Molto importante è anche cercare di evitare il più possibile conflitti, sia sul lavoro sia in famiglia, e tutte quelle situazioni che inducono ansia e stress, principali cause di cefalea tensiva.
Infine, è sempre bene controllare che l’origine della cefalea tensiva non sia da ascrivere ad anomalie dentarie, nel qual caso è necessario l’intervento dell’odontoiatra.
Tra le terapie complementari per questa forma di mal di testa possono essere d’aiuto l’agopuntura, che aumentando la produzione di endorfine è in grado di innalzare la soglia di tolleranza del dolore, il biofeedback, che induce il rilassamento dei muscoli attraverso l’uso di elettrodi, e la massoterapia, tecnica manuale che scioglie le tensioni muscolari. Anche lo yoga, così come qualsiasi altra tecnica di rilassamento, ha dimostrato di essere efficace nelle cefalee tensive.Può essere poi utile tenere un “diario del mal di testa”, in modo da aiutare il proprio medico a capire meglio i sintomi, i segni e le situazioni che scatenano gli attacchi di cefalea tensiva, cosicché possa prescrivere la terapia più adatta al singolo caso.
Dato che gli stati di forte tensione o stress emotivi possono portare a questo disturbo sarebbe auspicabile, quando si presentano in modo ripetuto, far riferimento ad un serio professionista che possa insegnare al paziente il metodo adeguato per affrontare questi momenti difficili. Il paziente praticamente deve acquisire gli strumenti giusti per affrontare il proprio disagio emotivo.
Fonte: Niente Male www.cittadiniesalute.it
Commenti
Posta un commento