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10 Metodi UTILI per riuscire a gestire la rabbia



La rabbia è un sentimento che possiamo imparare e gestire: fa parte di uno tra i più importanti esami da superare nella scuola della vita. Negarla non impedisce la sua manifestazione, reprimerla conduce inevitabilmente a somatizzazioni, mentre esternarla provoca sensi di colpa. Allora come gestirla 'positivamente' e trasformarla in una forte energia?

10 metodi per apprendere a vivere la rabbia positivamente:

1) Consapevolezza: prendi coscienza delle cose che ti fanno normalmente arrabbiare (scoprirai che hanno tutte la medesima radice: la colpa):

Per una settimana, al termine della tua giornata (o non appena hai un attimo di tempo) scrivi: "Oggi mi sono sentito arrabbiato quando…; perché …"
Al termine della settimana rileggi quanto hai scritto: osserva le situazioni che ti hanno portato il sentimento della rabbia e sottolinea tutte quelle che sono simili.
Chiediti: "Che cosa di solito mi fa sentire arrabbiato?"
Chiediti: "Mi arrabbio maggiormente con me stesso o con gli altri?"
Ritengo che vi siano delle colpe? A chi addebito colpe?
Una volta completata questa analisi procedi con il secondo punto:

2) Dichiarazione della rabbia - 1° metodo

Prendi un foglio di carta bianco e scrivi (una per ogni situazione o persona per la quale hai sentito nascere in te il sentimento della rabbia) una lettera di accuse, scrivi senza alcuna pietà, insultando, aggredendo, "urlando". Se la rabbia la provi nei tuoi riguardi, scrivi una lettera indirizzata a te stesso.
Quando hai terminato di scrivere tutte le lettere: BRUCIALE. Mentre lo fai ripeti al tuo interno: "Io SCELGO di liberarmi completamente dal sentimento della rabbia"
3) Dichiarazione della rabbia - 2° metodo:

Al termine della tua giornata (o in qualunque momento ti venga più comodo) esamina gli avvenimenti che hanno stimolato in te il sentimento della rabbia. Tieni sottomano un cuscino o mettiti vicino al materasso. Per ogni situazione esprimi la tua rabbia menando colpi sul cuscino o sul materasso (se ti viene da piangere fallo, senza alcuna remora, piangere fa bene e rilassa la tensione). Sfoga la tua rabbia il più possibile permettendole di uscire da te. Se ne hai la possibilità (vicini permettendo) grida o parla ad alta voce dicendo ciò che provi.
Quando ritieni di esserti sfogato abbastanza, sdraiati e passa alla fase di integrazione (vedi n. 5)
4) Dichiarazione della rabbia - 3° metodo:

Al termine della tua giornata, (o quando ti è possibile) recati in un parco, un giardino, un prato e correndo strigi forte i pugni fendendo l'aria come un pugile che si allena, immaginando ad ogni pugno di portare fuori di te la rabbia. Più senti salire la rabbia più pugni puoi dare all'aria e più forte puoi correre. Smetti quando ti senti scaricato
Appoggiati ad un albero e assorbine l'energia. Oppure (se ne hai la possibilità) sdraiati sul prato o sulla terra nuda e assorbine l'energia attraverso il respiro.
5) Integrazione della rabbia - 1° metodo

Siediti comodo in una poltrona con la spina dorsale il più possibile diritta, oppure sdraiati.
Respira lentamente e profondamente senza fare pause. Mentre lo fai rilassa mentalmente tutto il corpo, dai piedi fino alla testa.
Quando il tuo corpo è completamente rilassato, continua a respirare senza fare pause. Ripercorri la tua giornata e in particolare una volta in cui hai provato il sentimento della rabbia.
Sempre senza interrompere la respirazione osserva dove è la sensazione più forte nel tuo corpo nel momento in cui pensi alla rabbia e permetti alla rabbia di salire. Continua a respirare "sulla" sensazione e mentre lo fai mentalmente ripeti l'affermazione: "Accetto questo sentimento e lo trasformo in energia: tutto ciò mi serve per la mia crescita"
Continua aumentando o diminuendo il ritmo del respiro fino a quando non senti una sensazione di pace interiore e la sensazione in quella parte del corpo è svanita.
6) Integrazione della rabbia - 2° metodo

Per ogni situazione di rabbia che hai scritto sul foglio, scrivi un elenco di TUE RESPONSABILITÀ.
Non lasciarti influenzare dal desiderio di colpevolizzare, né te stesso, né le altre persone coinvolte. Assumiti semplicemente le TUE responsabilità nell'aver creato il sentimento della rabbia.
Quando hai terminato l'elenco prendi un foglio bianco e scrivi: "Posso scegliere la pace invece di…" (scrivi una per una tutte le situazioni che hai analizzato e per ognuna ripeti la frase: "Posso scegliere la pace invece di…".
7) Integrazione della rabbia - 3° metodo

Siediti tranquillo o sdraiati, metti una musica rilassante, se vuoi accendi una candela, chiudi gli occhi e visualizza la situazione che negli ultimi tempi ti ha maggiormente procurato rabbia.
Mantieni gli occhi chiusi e il respiro calmo e inizia a modificare a tuo piacimento i personaggi, il paesaggio, la luminosità, i suoni, la distanza, fino a che la sensazione interiore non sia completamente cambiata. Ad esempio: se nella visualizzazione della situazione di rabbia vedevi l'ambiente scuro, schiariscilo. Se c'erano voci alte, sostituiscile con voci basse, appena percettibili o con voci da "paperino"; se l'immagine la vedevi a distanza ravvicinata, allontanala; se la vedevi in bianco-nero, mettile i colori che preferisci. Se tu subivi, mettiti in posizione d'attacco. Se eri zitto, parla e viceversa.
Effettua un cambiamento per volta e osserva come ti senti, se la sensazione è cambiata o diminuita in qualche modo.
Termina quando senti un senso di benessere e la sensazione di rabbia è completamente svanita.
 Integrazione della rabbia - 4° metodo

Se la sensazione di rabbia è legata ad una persona, scrivile una lettera nella quale spieghi ciò che provi. Usa sempre la prima persona (io sento, io provo, io credo) e sfogati senza però insultare, ma cercando di comprendere il SUO punto di vista.
Ad esempio potrai scrivere: "Io mi sono sentito arrabbiato quando tu… anche se mi sembra che tu abbia fatto questo perché….; io ho sentito l'impulso di… e mi è sembrato che tu…
9) Integrazione della rabbia - 5° metodo:

Dovresti fare questo esperimento con due sedie e provare a sederti ora sulla sedia tua, ora sulla sedia dell'altra persona con la quale hai un problema di rabbia. Quando sei sulla "sua" sedia, cerca di sentire profondamente cosa l'altro può pensare e il perché ha dato quella data risposta o si è comportato in quel dato modo.
Quando sei sulla tua sedia fai emergere ciò che avresti voluto dire e non hai detto.
Questo esperimento serve a farti comprendere che anche ciò che non esprimiamo a voce determina comunque una vibrazione che l'altro percepisce e alla quale a sua volta inconsciamente o meno reagisce.

10) Integrazione della rabbia - 6° metodo:

Cerca di PERDONARE prima di tutto te stesso per avere provato rabbia, per esserti sentito impotente, spaventato, ecc. Prendi uno specchio e guardandoti negli occhi ripeti: "Io ho fatto quanto di meglio sapevo fare in questa situazione e con i mezzi che avevo, cercherò di rimediare appena possibile, tutto ora è perfetto così com'è.". Ripetilo o scrivilo fino a quando non ne sei veramente convinto.
Poi PERDONA l'altro o la situazione stessa. Sempre davanti allo specchio ripeti: "Io ti perdono…, non approvo il tuo comportamento, ma so che hai fatto quanto eri in grado di fare con i mezzi che hai e con le conoscenze che hai. Scelgo di abbandonare il rancore nei tuoi confronti e libero te e me." Ripetilo o scrivilo fino a che non ne sei convinto. Il perdono è un atto liberatorio, il cui effetto. benefico si riflette su di noi.
Dopo il perdono rimani in silenzio in una posizione comoda e collegati con l'Energia Infinita, visualizzando una luce rosa proprio al centro del tuo cuore, immagina che questa luce prenda la forma di un fior di loto che ad ogni inspirazione si apre e ad ogni espirazione di richiude. Pensa intensamente all'amore, ricorda con gioia una volta che hai amato o sei stato amato e rimani in questo pensiero il più possibile.
Ricorda che la rabbia che senti è una prova del fatto che non comunichi correttamente con gli altri, riconoscendo ciò, puoi SCEGLIERE di adoperarti per cambiare il tuo atteggiamento. Sei completamente LIBERO di scegliere la pace o la guerra, il riconoscerlo ed agire di conseguenza dipende unicamente da te.

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