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Qual è la carenza di vitamina che potrebbe provocare la depressione?

La carenza di vitamina D è stata associata alla depressione in numerosi studi scientifici. Questa vitamina, comunemente prodotta dalla pelle attraverso l’esposizione al sole, svolge un ruolo cruciale nel regolare l’umore. La sua carenza può portare a sintomi depressivi come la tristezza, l’apatia e la mancanza di energia. Inoltre, alcuni ricercatori hanno anche suggerito che la carenza di vitamina B12 potrebbe contribuire alla comparsa della depressione. È importante quindi garantire un adeguato apporto di queste vitamine attraverso una dieta equilibrata o, se necessario, integratori alimentari.  Gli studi scientifici hanno dimostrato che la carenza di vitamina D e di vitamina B12 è associata alla depressione, poiché entrambe svolgono un ruolo cruciale nel regolare l’umore. Pertanto, è importante garantire un adeguato apporto di queste vitamine attraverso una dieta equilibrata o integratori alimentari.
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Vademecum per gestire l'Ansia

 VADEMECUM PER GESTIRE L’ANSIA Quando il cuore corre, la mente si affolla e il respiro si fa corto... ci sono cose che puoi fare. 🔸 1. Riconosci e accogli l’ansia L’ansia è una risposta naturale del nostro corpo a situazioni percepite come minacciose. Non è un nemico da combattere, ma un segnale da ascoltare. 👉 Dì a te stesso: “Sto provando ansia, e va bene così. È solo un’emozione, passerà.” Accogliere senza giudicare è il primo passo verso la calma. 🔸 2. Respira con consapevolezza La respirazione è il nostro primo strumento per regolare il sistema nervoso. 👉 Esercizio semplice: inspira per 4 secondi, trattieni per 2, espira per 6. Ripeti per 2-3 minuti. Questo stimola il nervo vago e favorisce la risposta di rilassamento. 🔸 3. Fai spazio al presente L’ansia vive nel futuro (“E se…?”). Portare l’attenzione al presente riduce il rimuginio. 👉 Prova la tecnica 5-4-3-2-1: 5 cose che vedi 4 che senti 3 che tocchi 2 che annusi 1 che assapori Un esercizio di grounding che riporta l...

Mio figlio è troppo sensibile: come aiutarlo a gestire le emozioni senza sentirsi sbagliato

  --- Mio figlio è troppo sensibile: come aiutarlo a gestire le emozioni senza sentirsi sbagliato "Piange per nulla", "Si offende facilmente", "Non riesce a stare in mezzo agli altri senza agitarsi"... Queste sono frasi che tanti genitori si trovano a dire o a pensare. Se anche tu riconosci queste caratteristiche in tuo figlio o tua figlia, sappi che non sei solo — e che essere sensibili non è un difetto. È una caratteristica preziosa, che può diventare una grande risorsa se accolta e compresa. 🌱 Cos’è la sensibilità nei bambini? La sensibilità è una predisposizione naturale a percepire intensamente ciò che accade dentro e fuori di sé: emozioni, suoni, sguardi, tensioni, parole. I bambini sensibili hanno un radar emotivo molto attivo: colgono tutto e reagiscono in modo più intenso. Non sono "esagerati", sono semplicemente più profondi. 💡 Perché è importante non dire “sei troppo sensibile” Anche se a volte lo diciamo con affetto o per “tranquill...

L'emozione di essere Donna❤️

 Le emozioni non sono fragilità, sono forza che parla. Nel mio lavoro incontro tante donne straordinarie che ogni giorno mettono in discussione il proprio valore, solo perché si sentono "troppo" o "non abbastanza": troppo sensibili, troppo stanche, troppo emotive… o non abbastanza forti, decise, sicure.  Ma le emozioni non sono un difetto da correggere.Sono messaggi profondi che ci guidano verso ciò che conta davvero. L’autostima non nasce nel silenzio delle emozioni, ma nell’ascolto. Quando impariamo a riconoscere ciò che proviamo, senza giudicarci, iniziamo a riscoprire chi siamo davvero. E io lo ripeto spesso: non esiste una sola misura per il valore di una donna. Ognuna ha la propria voce, il proprio passo, la propria bellezza. E merita di sentirsi abbastanza  Sempre!! Doc ❤️

Prendersi cura delle emozioni durante e dopo il percorso oncologico

  Psiconcologia: Prendersi cura delle emozioni durante il percorso oncologico Affrontare una diagnosi di tumore non significa solo combattere una malattia fisica. Significa anche affrontare un mondo di emozioni intense: paura, rabbia, tristezza, senso di solitudine. La Psiconcologia è un supporto psicologico specifico per chi vive questa sfida, offrendo uno spazio sicuro dove esprimere i propri vissuti, gestire l'ansia e ritrovare un equilibrio emotivo. Come posso aiutarti? Ascolto empatico e senza giudizio. Tecniche per gestire lo stress e l'ansia. Sostegno nella comunicazione con i familiari. Accompagnamento nel percorso di accettazione e resilienza. Non sei solo. Insieme possiamo affrontare questo momento. Per informazioni o per prenotare una consulenza, puoi contattarmi direttamente. Dottoressa Veronica Turchetta tel 327 825 9566 #psiconcologia #supportopsicologico #DottoressaVeronica #GestioneEmozioni #salutementale

La serenità...

Non arriva per caso, ma è il risultato di un lavoro lungo ed impegnativo..   

Il mio essere psicologa...