Ogni anno 1,5 milioni di persone cambiano lavoro volontariamente in Italia. L’aumento dello stipendio fino al 20% in più, l’ambizione di fare carriera, ma anche gestire la frustrazione attraverso il cambiamento sono fra i principali motivi che spingono le persone a spostarsi nonostante la crisi occupazionale. Questi i risultati che emergono da una ricerca della società di head hunting Executive Hunters, Gruppo Technical Hunters, che delinea sei principali ragioni. "Per quanto possa sembrare paradossale, data la situazione di crisi, la difficoltà di cambiare lavoro è prima di tutto psicologica - spiega Marina Benelli , partner di Executive Hunters -. Il timore del cambiamento molte volte ha la meglio su piccole e grandi opportunità di carriera, anche perché le persone non sono sempre in grado di effettuare in autonomia un bilancio realistico della propria situazione lavorativa. Da questo punto di vista, può risultare vincente stabilire una relazione continuativa con una società di