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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Depressione Minore... il Disturbo Distimico

Depressione Minore (Distimia, o Disturbo Distimico) Il  disturbo distimico  è un disturbo cronico caratterizzato dalla presenza di umore depresso che persiste per la maggior parte del giorno ed è presente nella maggior parte dei giorni. Secondo la quarta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV) le più caratteristiche manifestazioni del disturbo sono sentimenti di inadeguatezza, colpa, irritabilità e rabbia; ritiro sociale; perdita di interesse, inattività e mancanza di produttività. Il termine "distimia", indicativo "di cattivo umore", fu introdotto nel 1980 e modificato in disturbo distimico nel DSM-IV. Prima del 1980, la maggior parte dei pazienti ora classificati come affetti da disturbo distimico era classificata come affetta da  nevrosi depressiva  (detta anche depressione nevrotica). Il  disturbo distimico  è comune nella popolazione generale e colpisce il 3-5% di tutti gli individui. II disturbo distimico è più freq
"Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose, finisci per cambiare le cose." (Emil Cioran) Nessun malessere guarisce lottandoci contro o tentando di anestetizzarlo attraverso i farmaci: i disagi come la paura, l’ansia e gli attacchi di panico sono linguaggi che vanno ascoltati e compresi per poi seguirne le indicazioni, ogni malattia infatti ci suggerisce tra le righe la via d’uscita. Molte persone che soffrono di attacchi di panico pensano di essere possedute da un “mostro” e fanno di tutto per scacciarlo, in questi casi lottare è la cosa più sbagliata. Quando si avverte che la crisi si avvicina, l’unica cosa da fare è non opporsi, cedere, assecondare il flusso. Bisogna aprire la porta alla paura e permetterle di travolgerci, come un’onda che mette sottosopra tutte le nostre abitudini e i nostri schemi mentali. La vita è semplice, siamo noi che spesso la complichiamo fino a trasformarla in un incubo, ma è un rischio che possiamo evitare, mettendo in
Vuoi tornare a vivere in armonia con te stesso e con gli altri? Vuoi poter dire di aver vissuto fino in fondo? Desideri tornare a sorridere toccando il cielo con un dito come quando eri piccino? La tua relazione di coppia fa acqua da tutte le parti? Ti stai ancora leccando le ferite per un trauma subito? Hai preso fischi per fiaschi? Soffri di qualche problema sessuale? La tua autostima è alle calcagna? Il tono del tuo umore è sotto le scarpe? Hai un diavolo per capello a causa dello stress? I tuoi sogni non sono più d'oro perché non riesci a dormire? La vita ti ha fatto mandar giù bocconi amari per la perdita della salute, del lavoro o di una persona cara? Sei diventata magra come un grissino o svuoti il frigo con grandi abbuffate? Sei teso come una corda di violino per l'ansia? Tuo figlio ha strani grilli per la testa o ti fa dannare l'anima? Ti innervosisci facilmente come una biscia? La tua mente è un frullatore di pensieri negativi?

Esaurimento nervoso

"Esaurimento nervoso" anche se è il più delle volte utilizzato impropriamente è un termine che indica in modo essenziale uno stato fisico caratterizzato da sintomi quali nevrosi, stanchezza, astenia, difficoltà a relazionarsi con altre persone, irritabilità ed instabilità emotiva. L'  esaurimento nervoso  è un problema dai  sintomi   fisici  e  mentali  e dalle  cause  conosciute e studiate dalla medicina sia antica che moderna, l' esaurimento nervoso  è un problema emotivo comune a molte persone che con il passare del tempo tende a manifestarsi con maggior frequenza in tutto il mondo coinvolgendo un numero sempre più frequente di soggetti. Si può definire anche come attacco di ansia che mette “sotto-sopra”, anche in modo improvviso e senza motivo apparente, la vita quotidiana di un soggetto. Cause biologiche dell'esaurimento nervoso: L'errore relativo al termine esaurimento nervoso che spesso viene fatto da molti, consiste nel pensare che la p

Depressione tra sesso ed età

                            Donne La depressione è più frequente tra le donne che tra gli uomini, è probabile che la maggior incidenza nel sesso femminile sia collegata a fattori caratteristici delle donne: biologici, ormonali, psicosociali legati al ciclo di vita. I ricercatori hanno dimostrato che gli ormoni influenzano direttamente i processi chimici cerebrali che controllano le emozioni e l’umore, ad esempio le donne sono particolarmente vulnerabili alla depressione dopo il parto, quando i cambiamenti ormonali e fisici, insieme alla nuova responsabilità di prendersi cura di un neonato, possono sopraffarle. Molte neomamme soffrono di un breve episodio di “baby blues”, invece altre iniziano a soffrire di depressione post parto, una malattia molto più grave per cui sono necessari una cura efficace e il supporto psicologico. Alcune ricerche suggeriscono che le donne che soffrono di depressione post parto spesso hanno avuto episodi depressivi precedenti. Alcune donne posso